Quello dell’8 aprile a Roma non è solo un evento. È la vittoria della rete, è frutto della passione e dell’entusiasmo di chi lavora nel mondo del digital marketing.
In questo articolo ti parlo della nostra idea di evento sui Social Media, come “Web su Carta” organizzato da DoLab School, al quale puoi registrarti gratuitamente cliccando qui.
Un evento in cui il confine tra il palco dei relatori e il pubblico in sala sia molto sottile, quasi invisibile. È una vera e propria rimpatriata tra professionisti del web, colleghi ma anche amici. Questo non significa che pensiamo “solo” a farci una bella magnata di bucatini all’Amatriciana tutti insieme. È lavoro, è il nostro lavoro. Ma è anche baci e abbracci! E gli immancabili selfie…
DigiTalkLive. Parliamo di noi, Digital Workers, tradotto in italiano SocialMediaCosi. Parliamo di noi dal vivo e non solo via social.
Ma come vorremmo che fosse il nostro Digitalklive?
Un evento privo di auto referenzialità, senza fighetti che propongono l’ennesima rivoluzionaria startup, senza presentazioni del tipo: ”ammiratemi quanto sono bravo, quanto il mio blog è il numero 1, quanto sono influencer, quanto sono “leader del settore”” (questa espressione è ancora fortemente in voga, durante l’evento proporrò ufficialmente un referendum per abrogare l’espressione: leader del settore).
Ho scritto che è una nostra idea. Ebbene sì, è nostra perché è lo stesso pensiero mio, di Valentina, di Ludovica, di Matteo, di Federico e di Francesco. Già è difficile mettere d’accordo 2 persone, pensate a ben 6 digital worker ruminanti di idee 24 ore su 24. Eppure su questo punto siamo tutti d’accordo.
Nel gruppo che abbiamo originato su Facebook già si intuisce questa cosa, al quale puoi aggiungerti cliccando qui.
Certo, non possono parlare tutti, ma quando vedo nel gruppo digitalklive su Facebook, blogger e professionisti come… e come.. .(i nomi non si fanno ma sono veramente tanti), mi viene da pensare: tutti questi ragazzi, tutti questi professionisti, dovrebbero comunicare e raccontarci le loro battaglie quotidiane tra statistiche impietose, condivisioni che non arrivano e clienti che vogliono e devono vendere.
Una vita fatta di passione per il proprio lavoro. Ma attenzione, passione, per alcuni furbetti che pagano in visibilità, è sinonimo di “non ti pago perché sei appassionato!” . Ecco, questi signori che la pensano così, li stimiamo di meno. Ma se vorranno venire anche loro a Roma, saranno ben accetti!
Il Successo del Blab, che tipo di successo è stato?
Eravamo 4 amici al Blab, recita Gino Paoli, anzi no, Francesco Ambrosino. Effettivamente è nato tutto in una serata d’agosto, in cui provai una nuova piattaforma di streaming, Blab appunto. Ne parlo qui nell’intervista che mi ha fatto Francesco sul suo blog. Inizialmente pensai a Ludovica, Valentina e Francesco (i posti su Blab sono solo 4). Il primo Blab non fu male, anzi, fu un vero successo.
Il secondo riscosse ancora più entusiasmo, nonostante i problemini tecnici (alla faccia del “problemini”, la connessione sembrava fatta con il modem a 56k).
Poi ci siamo allargati, talmente tanto da scegliere una piccola cittadina di provincia, Roma, per il primo Blab live (il Digitalklive appunto).
Ma che tipo di successo è stato quello che abbiamo ottenuto con il Blab e che speriamo di replicare con il Digitalklive?
Parliamoci subito chiaro. Non è il successo personale, non è fama, non sono i soldi (l’evento è assolutamente gratuito). È il successo della rete, dell’amicizia, del ritrovarsi insieme a parlare ma anche ad analizzare, le dinamiche dei nostri lavori digitali.
Facciamo rete, quante volte leggiamo questa stra inflazionata espressione? Ma facciamola veramente dal vivo sta rete!
Facciamola a Roma, l’8 aprile.
Riassumendo, ecco la nostra idea di evento sui social media, il nostro, il vostro, Digitalklive:
È un evento democratico ma democratico veramente, basato sulla partecipazione e sulla comunicazione di tutti i digital workers. Dietro il microfono non possono parlare tutti per motivi di spazio e di tempo ma tutti noi digital workers meritiamo la stessa attenzione, su Facebook, su Twitter per esempio.
È un evento che parla anche dei problemi del digital working, magari proponendo soluzioni. Non è pensato per gli esaltati del web che dispensano solo selfie, slogan e disagio.
È un evento che non finisce mai (questo è ambizioso lo so), continua sui social, attraverso il gruppo Facebook, attraverso Twitter e attraverso gli altri social.
È un evento che non conosce confini geografici. Simbolicamente abbiamo scelto Roma per la prima tappa. Speriamo di organizzarne presto altre, anche al Sud, anche al Nord e perchè no, le nostre belle isole non le dobbiamo invadere?
È un evento che ti permette di portarti a casa qualcosa di utile per il tuo lavoro digitale.
È un evento in continua trasformazione. Magari tra qualche settimana evolve in un altro progetto. L’importante è che continui a crescere pur restando come lo vogliamo: autentico e sincero.
Ambizioso vero? Non ho finito, l’ambizione più grande che abbiamo è quella di averti con noi, a Roma. Ti aspettiamo!